Una fluidità magmatica avvolge morbidamente le velature che Isa Scaccabarozzi declina sulla carta con autentica passione e vero trasporto.
La sua pittura ad acquerello, che si ammanta di un lirismo raffinato, si costituisce infatti secondo precise scelte tonali che s’incardinano in un ordito meta-narrativo attento a ogni minima sfumatura.
Un’attenzione al particolare minimo del reale che viene trasposto con cura sulla carta secondo un’intenzionalità espressiva che non risulta mai calligrafica né, tanto meno, didascalica.
Al contrario, essa si carica di un simbolismo acuto e introspettivo in seno al quale il soggetto prende forma ponendosi in una dimensione quasi onirica.
Con ciò si spiega l’amore per la natura che Scaccabarozzi palesa in modo evidente nei suoi lavori, in cui ogni scorcio paesaggistico (e non solo) diventa rivelazione e scoperta, traduzione di una prossimità empatica con l’universo vegetale in cui regnano pace e serenità assolute.
In questo modo, gli scorci dipinti da Isa si “trasformano” in pure essenze di luce, nelle quali l’acqua scorre e rimane impressa in un istante, quello stesso istante in cui l’osservatore rimane assolutamente conquistato da una “traduzione” immaginativa che, anche nelle composizioni floreali come nei brani di still-life sonda apertamente – e sottilmente – le possibilità comunicative della pittura ad acqua secondo una cadenza ritmica che si fa musica dipinta e armonia in divenire.
Da notare, in questo contesto, sono anche le scelte talvolta piuttosto ardite della pittrice, che riesce a rendere estremamente intriganti soggetti che, in quanto tali, non sembrerebbero prestarsi allo scopo, come a titolo puramente esemplificativo, dei semplici limoni, che Isa rappresenta secondo un apparato pigmentale in grado di farne apprezzare la particolare forma e di suggerirne l’inconfondibile profumo.
Una pittura tattile, quella di Isa Scaccabarozzi, che è sempre in grado di riservare sorprese e novità, come negli incantevoli volti che non raramente compaiono nei fogli ad acqua di questa originale creativa.
Dott. Simone Fappanni