«Uso impasti di tinte a volte molto densi e quindi inusuali per l’acquerello, ma quello che voglio realizzare richiede una certa intensità. Il colore è dentro di me e col colore esprimo i miei sentimenti».
Così si presenta Isa Scaccabarozzi.
Nata in Brianza, vive a Milano. Abilitata all’insegnamento di Disegno e Storia dell’Arte, è stata docente nelle Scuole Statali.
Fa parte dell’A.I.A., Associazione Italiana acquerellisti, sodalizio con cui ha esposto in prestigiose sedi.
Ha conseguito importanti premi e l’apprezzamento della critica e del pubblico.
Suoi lavori, riprodotti in libri, cataloghi e giornali, sono presenti in varie collezioni.
«Amo disegnare e dipingere e l’ho sempre fatto – dice l’artista –
Il mio percorso di studi e di lavoro è stato dedicato all’ espressione artistica.
Dopo aver sperimentato tecniche di diverso genere, mi sono dedicata all’ acquerello.
Eseguo soggetti che mi hanno emozionato e i colori che esplodono nei miei dipinti sono il fine che io ricerco».
IN VIAGGIO…
La vena sperimentalista che contraddistingue il percorso creativo di Isa Scaccabarozzi la conduce verso una ricerca infinita che si concretizza in acquerelli di grande fascino. A cominciare da quelli che derivano da memorie di viaggi in Italia e all’estero.
I suoi lavori nascono da una notevole capacità osservativa che, come nell’acquerello intitolato Vicoli, coglie e riprende sulla carta particolari e dettagli secondo un armonico gioco chiaroscurale.
Sono poi i colori della Serenissima, che incantano l’osservatore grazie a velature sottili e particolarmente audaci, e la una visione, quasi surreale, di Pescallo, con leggere barche che beccheggiano alla fonda.
Come ardite e impreviste sono le tinte che definiscono la visione di una Parigi insolita, ritratta da una stanza che si affaccia direttamente sulla Bibliotheche Mazarine
Sempre intense e profonde sono le vedute che abbracciano scorci molto diversi, come quelli di Marrakech e di Grado, di Napoli e della Sardegna, che inducono Isa a eseguire pennellate sciolte e morbidissime… come quelle che riflettono, parimenti, le infinite sfumature del blu e dell’azzurro colte a Varenna e a Formentera.
MILANO E DINTORNI
Un’artista così sensibile non poteva non lasciarsi affascinare da Milano e dai suoi dintorni, di cui ritrae scorci noti ma anche angoli meno conosciuti, ma altrettanto intriganti.
A cominciare da Piazza della Scala, ripresa in un’atmosfera notturna dove una luceiridescente illumina il celebre edificio, ritratto con notevole perizia, e il brulicare delle persone che guadagnano velocemente l’ingresso.
La stessa, piacevole impressione si ha osservando il quadro che ritrae efficacemente la monumentalità della Galleria, il “salotto” della città meneghina, e la chiesa di Sant’Ambrogio sul Naviglio, la chiesa tanto cara agli artisti.
Dal basso verso l’alto è un’altra visione della chiesa milanese offerta in Sant’Ambrogio al 6 di marzo, dove Isa descrive in maniera sorprendente ogni elemento architettonico innervandolo da tinte sobrie ed eleganti.
Poi lo sguardo si sposta appena oltre la Madonnina, per cogliere luci e colori di luoghi poco distanti ma ugualmente interessanti;nello specifico: quelle del Lambro e del Naviglio.
STAGIONI
L’alternarsi ciclico delle stagioni, con i loro colori che connotano il paesaggio, sono un altro centro d’interesse per Isa, che ama ritrarre scenari ammantati da un fascino senza tempo con pennellate vivaci e succose.
FIORI, FRUTTI E COMPOSIZIONI
I vegetali costituiscono un’irresistibile attrattiva per Scaccabarozzi, che li riprende frequentemente nella loro freschezza.
A cominciare dai cactus, con un coinvolgente contrasto fra i verdi e i gialli, che animano l’insieme e lo definiscono con precisione.
Ma anche luminosi girasoli e morbidi ibisco, che le consentono di tracciare velature avvolgenti, quasi da miniaturista.
Anche la magnolia, come altri fiori, tornano più volte negli acquerelli dell’artista lombarda, con un invidiabile senso dell’insieme. E così pure rose, margherite e glicini e tante altre essenze.
Da non dimenticare sono anche le composizioni. Orchestrate secondo una disposizione di oggetti e vegetali che creano, sul piano visivo, piacevoli alternanze tonali e robuste consistenze pigmentali.
FIGURE E RITRATTI
Isa Scaccabarozzi possiede un notevole senso introspettivo. Lo dimostrano le sue eleganti figure e i riusciti ritratti.
Essi si caricano, spesso, di chiari rimandi simbolici ed evocativi, come La primavera e L’autunno, dove le stagioni vengono “personificate”, rivelandosi incantevoli giovani immerse in un’aura quasi metafisica.
La stessa impressione si ha osservando Lo sguardo e il successivoL’ombra sul mare: la profondità di questi lavori, infatti, va ben oltre l’estrema piacevolezza che suscitano già alla prima analisi.
In altri ritratti, infine, l’elemento posturale bene si accorda a quello più schiettamente descrittivo, in un continuo rimando di significati e significanti.
NUDI
Molto conosciuti e apprezzati sono i nudi eseguiti con estrema originalità da Isa Scaccabarozzi.
In essi, come in La tenda, appare evidente la componente seduttiva: la stoffa, infatti, anziché coprire il corpo ne evidenzia le forme perfette.
In altri pezzi, invece, torna in risalto la postura, che nella sua plasticità consente alla pittrice di evidenziare i volumi e le proporzioni.
Altre volte invece, come in Hooker’s green, è un colore “anarchico” a caricare l’insieme di una spiccata sensualità.
INTERNI
Isa Scaccabarozzi è una pittrice che ama le sfide. E fra queste, quella di riprendere gli interni di luoghi ricchi di suppellettili e dunque di complessa esecuzione.
Si nota, anzitutto, il particolare taglio prospettico scelto dall’artista, quasi fotografico, volto cioè a ritrarre una specifica porzione di un ambiente, riportando sulla carta ogni dettaglio, dando vita a quadri che riportano a una quotidianità tanto reale da sembrare, quasi paradossalmente, immaginaria.
Sono spesso interni eleganti e raffinati, come Interno con pianoforte, che denotano un’architettura visiva complessa e coinvolgente, nella quale ogni elemento è acquerellato con partecipato trasporto.
Sono dunque luoghi, quelli dipinti da Isa Scaccabarozzi, che confermano pienamente quanto la sua poetica sia fondamentalmente basata sull’emozione, che si spande, come si è visto, da memorie di viaggio a panorami del cuore, da elementi vegetali a figure, nudi e ritratti, sino a raffinati interni, in una continua e infinita ricerca.
SIMONE FAPPANNI